Presentazione
L'Operazione trasparenza, illustrata dal ministro Brunetta in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, è stata eseguita in accordo con il garante per la privacy e con l'autorizzazione di ogni sigolo dirigente all'uso dei dati personali.
L'operazione consiste nel pubblicare on line i dati del personale, gli organigrammi, i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail, i curricula, le retribuzioni lorde dei dirigenti e i tassi di assenza per ogni ufficio.
Il Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione ha espresso il suo modo di intendere una amministrazione che sia davvero pubblica:
“Voglio considerare la P.A. come le società quotate, in cui gli azionisti sono i cittadini – ha dichiarato Brunetta - società in cui vige la trasparenza dei bilanci, dei risultati e delle performance”.
Una “piccola rivoluzione” che ha reso consultabili on line dati riferiti sia al personale del ministero (dipartimenti funzione pubblica e innovazione tecnologica), sia alle strutture ad esso collegate: Scuola superiore della pubblica amministrazione, Aran, Formez, Cnipa. Si tratta di un universo complessivo di circa 1.100 dipendenti di cui 330 del ministero retto dal Ministro.
Nell'arco di 10 giorni - ha assicurato il Ministro - appena definite le formalità dei decreti di gabinetto, saranno inseriti anche i dati, compresa la retribuzione annua lorda, del ministro e dei suoi collaboratori.
Un’operazione che ha appena preso il via nel 2008 e che non intende fermarsi. Il progetto è infatti quello di pubblicare sul sito anche gli obiettivi assegnati ai dirigenti, le valutazioni, gli indicatori finanziari di spesa e gli indicatori di qualità, e a tal fine è stata avviata anche una collaborazione con l'Istat.
Con l'intera operazione trasparenza, il ministro Brunetta pensa di “incrementare l'efficienza del sistema del 30-40%, sia per quanto riguarda i servizi che la crescita del Pil, accompagnato allo stesso tempo da una riduzione negli stessi termini dei costi e della burocrazia”.
“Mi piacerebbe – ha auspicato il Ministro - che si avviasse un processo emulativo per tutti gli altri ministeri e anche, magari, per giornali e agenzie di stampa”, una gara “che potrebbe coinvolgere anche le amministrazioni locali e la magistratura".
fonte del Ministero per l'Innovazione e della Pubblica Amministrazione